MISURA e TRASCRIVI

MISURA e TRASCRIVI

gennaio a Genova

gennaio a Genova

Nuvole

Nuvole
foto di Anna Ducci

LA SERA




LA SERA

Chiudi tu la persiana
su quest’altro giorno che passa,

io mi aggrapperò ancora
all’ultima luce vegliata,

anche alla più lontana,
come quella che tra poco
cadrà dall’orizzonte,

perché voglio ancora credere
che di questo giorno
ne ho ancora tanto da vivere.

(Anna Ducci)


martedì 9 settembre 2008

(Genova, 3 settembre 2008, mercoledi)_256
ARRIVI #9 (la porta di acciaio)

Entrarono in una stanza bianca e senza finestre,
con luce diffusa e aria condizionata


lungo due lati erano allineati dei tavoli,
e un gruppo era chino e operante su schermi e tastiere

notò con piacere che fra gli occupanti
c’erano delle donne e qualcuna anche di piacevole aspetto,
perquanto in veste di combattente

ma lo sguardo curioso non veniva per nulla ricambiato,
tanto l’aria era satura di nervoso attivismo,
di opinioni scambiate a bassa voce,
di ronzio di memorie, ticchettio di stampanti e soffio di ventole

di fronte, sulla parete opposta in fondo alla stanza,
c’era un’altra porta, ma di acciaio
e con l’aspetto di un portello stagno di nave,
dalla soglia rialzata e senza maniglie o serrature,
con una tastiera di numeri e spie luminose pulsanti

era quella che fissava, quando un uomo anziano
si alzò e gli venne incontro,
a stringergli entrambe le mani,
a guardarlo dritto negli occhi,
a dirgli con parole scandite:
"L’abbiamo condotta fin qui, perche solo lei ci può aiutare".

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