LA SERA
LA SERA
Chiudi tu la persiana
su quest’altro giorno che passa,
io mi aggrapperò ancora
all’ultima luce vegliata,
anche alla più lontana,
come quella che tra poco
cadrà dall’orizzonte,
perché voglio ancora credere
che di questo giorno
ne ho ancora tanto da vivere.
(Anna Ducci)
(Genova, 28 settembre 2009, lunedi)
413_SPORTELLO
un frusciare di foglie o vestaglia
un soffio tra le fessure o sospiro
un tonfo di porte o di corpi
un cigolio di cancello o maglia di rete
ecco al mattino spiegati dal vento
i rumori notturni:
dallo scivolare sulle spalle
dal piegarsi e risorgere
dal ruotare sui cardini
dal chinarsi a cogliere
e rialzare lo sguardo al panorama,
nel flusso del tempo
alla spinta dei sensi
sportello d’ingresso e uscita..
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METEODIARIO
cinque
Enrico Mario Lazzarin e Gianriccardo Scheri
hanno presentato i loro blogs
in occasione della quinta edizione della Festa dei lettori
organizzata a livello nazionale
dall’Associazione Presìdi del Libroe
coordinata a livello regionale dall’Associazione Gruppo Abele
Libreria La Torre di Abele e sostenuta dalla Regione Piemonte.
sabato 26 settembre 2009 - ore 10.30
alla Biblioteca Civica Multimediale Cesare Gasti
di Settimo Torinese

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(Genova, 26 settembre 2009, sabato)
412_DAL TRENO
che belle ochette nel fiume torbido e denso,
che bei pioppi al muro marcio del cimitero,
che bel binario in disuso ci scorre accanto corroso,
che bel mucchio di macerie, fusti e carcasse
ai bordi del campo,
che capannone dismesso e tettoia riparo di niente,
che scarpata di rovi e orti con reti da letto:
troviamo la città di partenza in quella di arrivo,
viaggiatori ad anello nella stanza dei giochi..
(Genova, 26 settembre 2009, sabato)
411_ALBA
a quest’ora sulla terra
la luce dei lampioni si confonde
con l’alba sorgente,
il gelo dei neon sbiadisce nel tiepido rosa:
la lampada accesa tutta la notte,
patetico faro sul comodino,
troppo debole per la vastità da esplorare,
adesso lume inutile nello splendore..
(Genova, 25 settembre 2009, venerdi)
410_REPLICA DI FINE STAGIONE
il sole alle spalle dei palazzi
ne proietta l’ombra su quelli di fronte,
sulle facciate in piena luce è appeso
un festone di bandiere scure,
una fila di teste spigolose,
di spettatori con sagome di strani cappelli,
alla replica di uno dei maggiori successi:
mattino ventoso di fine stagione
attori ben conosciuti
ripetono senza segni di stanchezza
la stessa commedia riscritta con poche varianti
ad ogni inclinazione dell’asse terrestre
per noi in platea e galleria,
sulla poltrona nel palchetto
o in piedi in fondo alla sala,
non è previsto il rimborso del biglietto..
(Genova, 18 settembre 2009, venerdi)
409_MULI E NUVOLE
una nuvola bianca con una mantellina grigia sulla schiena
scorre dietro il bordo della collina,
troppo ingombrante per non spuntare dai muri
della strada in salita:
passavano di qui i muli carichi di sale
in viaggio tra il porto e la pianura
oggi lo stesso percorso compiono in volo
questi cumuli di merce avvolta in un telone sporco
che col vento a favore
salgono al passo e lo scendono,
senza rumore di zoccoli, ragli e bestemmie
un silenzioso traffico sorvola
il nostro groviglio di viadotti e gallerie:
senza sostare a caselli e confini
si diffonde tra le nazioni un libero commercio
di acqua in forme diverse..
(Genova, 17 settembre 2009, giovedi)
408_CIVILTA’ DEL VAPORE
un soffitto annerito sostenuto da colonne
e resti di muri imbiancati,
un pavimento di acqua viola ingombro
di oggetti naviganti:
queste le rovine nel panorama
che troviamo al mattino
poi tra la cenere appare un decoro azzurro e rosa
e per il resto del giorno
procediamo sotto altissime volte
non è affatto perduta
questa città di nuvole che affiora e scompare:
ogni giorno scopriamo con stupore
i tesori di una civiltà del vapore che si condensa ed espande,
anteriore ad ogni memoria
e che dopo di noi lasciamo a progredire..
(Genova, 16 settembre 2009, mercoledi)
407_CIELO NERO
un animale panciuto e scuro
da lontano ci brontola contro:
per schivare le sue zampe
mi ritraggo dalla finestra in tempo
e quello sbuffando calpesta tetti e balconi
esposti al volere di un cielo nero,
corriamo per le strade in cerca di riparo
e quello c’insegue e tuona fin dentro le case,
in un giorno lungo una stagione,
un autunno prolungato di acquazzoni e schiarite..
(Genova, 15 settembre 2009, martedi)
406_PRIMA PAGINA
che nuvole d’inchiostro
fanno titolo in prima pagina:
pioggia in ritardo per salvare il bosco bruciato
attesa troppo lunga per il verde già brunito,
inutile soccorso alle foglie scolorite
fruscianti sul bordo della strada,
foto sbiadita di una estate appena ieri brillante
occasione rimandata e perduta:
notizia scontata
sull’edizione mattutina ma con arcobaleno
inserito a sorpresa..
(Genova, 14 settembre 2009, lunedi)
405_PIOGGIA
mentre cadono le ultime gocce
già si riflette l’azzurro nelle pozze del temporale:
pioggia di settembre, incidente rimediabile
delusione intensa ma già superata,
ricordo evocato che però si ripiega facilmente,
accenno di rimpianto
che scolora in un bicchiere d’acqua
in anticipo richiudo l’ombrello
e cammino tra i catini di cielo in terra..
(Genova, 12 settembre 2009, sabato)
404_BUSTE IN VOLO
un ciuffo bianco sul dorso
ha la nuvola grigia che verso monte galoppa:
in quattro balzi è già sparita oltre confine
dell’urgenza della sua missione,
noi fermi vediamo solo il cielo coperto
da tutta la polvere alzata in quella direzione
dietro lo sportello di un secondario ufficio
registriamo il transito mattutino
di rapide notizie appena sbarcate,
di nuvole postali da recapitare all’interno
un modesto impiego
da scrutatori di buste in volo
con mittente straniero verso ignoto destino..
(Genova, 11 settembre 2009, venerdi)
403_FRANGIA SCURA
serena ma in orizzonte scura
finisce la giornata:
un bordo compatto cucito al termine del rosa,
una frangia che si confonde
col pavimento laggiù in ombra,
lucido qui davanti
ai riflessi delle luci a galla
più facile il distacco
se il nero dei due regni coincide..
(Genova, 9 settembre 2009, mercoledi)
402_OTTO
con rintocchi ben scanditi
battono le otto:
trovo l’offerta del mattino s’un vassoio di metallo
pieno di ciuffi di cotone sporchi
che un sospiro arruffa e spinge contro il bordo
oltre l’orlo cadendo piano piano
compare libero il fondo
con un paesaggio marino dipinto
di azzurro e verde
su cui poso la tazza e il cucchiaio..
Colle degli Ometti - foto di Fabrizio Stoppino da genova@blogolandia.it
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(Genova, 8 settembre 2009, martedi)
401_AL ROGO
qualcuno aspetta che il momento sia giusto:
che l’erba sia ben secca e il vento
di costante tramontana
un altro si crede contadino
e brucia foglie in mezzo alle case
o mette alla griglia bistecca e orto vicino
oppure ha costruito dal fondo alla cima della collina
e si lamenta dei soccorsi tardivi
per colpa o disgrazia tutti al rogo..

Fronte di Bavari - foto di Alessandro Caridi
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(Genova, 8 settembre 2009, martedi)
400_VERDE TRADITO
una cintura di fumo stringe la camicia azzurra
che s’infila in mare,
la luna tramonta unico bottone:
un’altra notte di fuoco si ritira
e dietro trascina un lenzuolo di cenere
sulle gobbe nere dove ha camminato
si scoprono i resti fumanti
di rovi e ginestre inermi,
più in basso di ulivi e pini lasciati alla morte,
più vicino gli orti scottati e difesi
cronaca serale
di lampi azzurri in affanno per strade troppo strette,
di ambiente asservito e cemento selvaggio,
di cause possibili e rimedi confusi:
da dentro le mura guardiamo il deserto intorno,
raggiunti fino a casa dalla desolazione
a rimorso del verde tradito,
oggi doppia razione d’acqua alle mie piante..
(Genova, 7 settembre 2009, lunedi)
399_INCENDIO DOLOSO
notizia di fiamme in corso sulla collina,
segnali di fumo dal cappello del monte:
un mattino di brezza altrimenti sereno e lucente
si copre fino ai piedi di spesso velo
che opprime vista e respiro
un uomo è stato visto infilarsi nella macchia,
appena prima che divampasse l’incendio:
eredi per un’antica scelta costretti,
ci aggiriamo nel folto del bosco,
più addentro dove l’intrico delle abitudini
è fitto e senza ritorno,
dove il groviglio di scelte ci piega
a strisciare sempre più in basso,
dove con uno dei tanti piccoli gesti
che senza colpa ogni giorno compiamo
ci bruciamo da innocenti il futuro..
(Genova, 5 settembre 2009, sabato)
398_BUON SETTEMBRE
nel vento che tende la bandiera
tutto il boschetto frusciando si piega:
un pizzo impigliato a ponente
si strappa e svanisce a brandelli,
l’azzurro dilaga vincente
e impone al mare il blù più intenso
benvenuto settembre in aria:
un piacevole stato senza eccessi di temperatura,
una stagione di buon senso
in cui la testa non oppressa dall’afa
sembra persino in grado di un pensiero migliore,
in cui lo sguardo non velato dal calore
arriva a distinguere il bordo estremo
tra sfondo apparente e paesaggio reale
e senza l’abituale disprezzo
accetta di compatire le nostre case..